di C.T.
ARADEO (Lecce) – Era tutto pronto per lo spettacolo pirotecnico, ma l’arrivo della polizia “rovina la festa”: i fuochi che di lì a breve sarebbero stati esplosi, infatti, non erano stati realizzati in conformità alla normativa europea in materia. Prodotti in maniera clandestina e, dunque, altamente pericolosi sia per gli operatori del settore sia per il pubblico che avrebbe fatto da spettatore.
L’ispezione degli agenti è scattata ad Aradeo nel primo pomeriggio di lunedì, a poche ore dall’inizio dello spettacolo pirotecnico conclusivo dei festeggiamenti per la compatrona Maria Santissima Annunziata (la cui festa si è svolta nei giorni 23, 24 e 25 marzo), che era stato organizzato dall’amministrazione comunale in località “Oliveto”, alla periferia del paese, alle spalle del supermercato Eurospin.
L’accertamento è stato eseguito quando una delle quattro ditte incaricate dello spettacolo pirotecnico, di Matino, aveva già ultimato la propria esibizione. Il controllo degli agenti della Divisione di Polizia amministrativa e sociale della Questura di Lecce – coordinati dal dirigente Maurizio Stefanizzi e dalla vice Elena Raggio – ha quindi interessato le tre restanti aziende, con sedi nelle province di Lecce, Bari e Foggia, rispettivamente a Galatina, Gioia del Colle e San Severo. Ed in tutti e tre i casi sono state riscontrate irregolarità, che hanno portato al sequestro di circa 600 chili di fuochi pirotecnici, all’elevazione di sanzioni sino a duemila euro nonché alla denuncia dei titolari delle tre aziende “fuorilegge”.
I fuochi pirotecnici, che erano già stati piazzati in vista della loro accensione nel luogo autorizzato per lo sparo, come detto, erano quasi tutti realizzati illegalmente, prodotti in maniera clandestina perché non conformi alle normative Cee ed alle regole tecniche previste per la loro realizzazione. Altamente pericolosi, soprattutto se esplosi alla presenza di tante persone.
Non solo: durante gli accertamenti è emerso, inoltre, che la ditta galatinese non aveva le autorizzazioni necessarie per il trasporto dei botti nel punto in cui era stata autorizzata l’accensione, ragion per cui sono stati sequestrati anche i fuochi d’artificio risultati legali.
Al termine dell’intervento, eseguito insieme al nucleo interregionale artificieri di Bari, i poliziotti hanno sequestrato tutti i fuochi pirotecnici “clandestini”, consentendo l’accensione soltanto di una minima parte botti, risultata conforme a tutte le direttive in materia. Una festa “rovinata” per molti, ma per la sicurezza di tutti.
Al vaglio degli investigatori vi è la posizione della ditta di Matino che si era già esibita, nei confronti della quale sono in corso ulteriori verifiche. Gli accertamenti degli agenti della Divisione di polizia amministrativa e sociale della Questura leccese, in ogni caso, continueranno nei prossimi mesi: con l’estate in arrivo, infatti, sono in arrivo anche tante feste e manifestazioni che – come tradizione vuole – si concluderanno con spettacoli pirotecnici.
L’obiettivo della Polizia, ricordando il dramma avvenuto soltanto a novembre scorso nella ditta di fuochi pirotecnici Cosma di Arnesano, infatti, è quello di garantire l’incolumità e la sicurezza di ogni persona, affinché la festa non venga rovinata davvero.







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