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Inchiesta sulla qualità dell’aria: accertamenti sui bitumifici di tutta la Provincia

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ESTERNI TRIBUNALE 3LECCE – I bitumifici in funzione in provincia di Lecce finiscono all’attenzione della Procura. Nell’indagine avviata mesi fa sulla qualità dell’aria sono proprio le fabbriche dove si produce cemento ad aver maggiormente catalizzato l’attenzione degli investigatori con accertamenti e controlli. Un fascicolo è stato aperto circa sei mesi fa. Al momento a carico di ignoti con l’accusa di getto pericoloso di cose. Si tratta di un’indagine conoscitiva. Gli uomini della sezione di pg dell’Aliquota operativa del Corpo Forestale di Lecce hanno avviato gli accertamenti. Su delega dell’ormai ex procuratore aggiunto Ennio Cillo è stata acquisita documentazione in diversi bitumifici attivi in provincia. Altre acquisizioni seguiranno nelle prossime settimane. Dagli inquirenti filtrano alcune indiscrezioni. Per ora, il nesso di causalità tra produzione industriale e l’aumento dei casi di tumori non si può ritenere certo. Così come, invece, tendono a segnalare i tanti esposti di cittadini e associazioni ambientaliste presentati in Procura.

Diverse le raccolte firme all’attenzione degli inquirenti che riferiscono di un inquinamento dell’aria e dell’ingerimento di prodotti alimentari locali inevitabilmente contaminati. In particolare gli investigatori si stanno soffermando su eventuali infrazioni delle leggi ambientali, la consistenza e la composizione dei fumi di scarico dei bitumifici presenti sul territorio. In alcuni casi la lavorazione del bitume avrebbe causato malesseri tra i cittadini costretti a barricarsi in casa per evitare di respirare i miasmi. Inoltre bisognerà verificare che i camini di questi impianti siano dotati di filtri che impediscano la dispersione nell’atmosfera dei fumi e delle eventuali particelle inquinanti.

Gli uomini di pg del Corpo Forestale, poi, tireranno le somme su questo step investigativo depositando le prime informative in Procura. Successivamente gli accertamenti si soffermeranno su altre fabbriche. Intanto proprio nelle scorse ore, così come riportato in un altro articolo, Salute Salento ha “visitato” i report giornalieri pubblicati dall’Arpa fino al 23 dicembre. Le stazioni di rilevamento posizionate a Campi e ad Arnesano hanno fatto registrare il maggior numero di sforamenti di tutta la Puglia dall’inizio dell’anno: una concentrazione di polveri superiore ai 50 microgrammi per metro cubo che la norma fissa come limite giornaliero per la qualità dell’aria che respiriamo. Nell’area compresa fra Campi-Guagnano e Arnesano le centraline hanno rilevato i superamenti più frequenti.

Fra. Oli. 

 


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