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Il caso Nardò, l’inquietudine di Frasca e il patto regionale tra forzisti e fittiani che non decolla

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marcello_risiNARDÒ – I colpi di scena accompagneranno per molto tempo ancora le trattative per i candidati sindaci della città più grande della provincia dopo Lecce. Sei mesi, però, passano in fretta e il centrodestra è in alto mare. È toccato a Fitto in persona sistemare la faccenda di Frasca (come vi abbiamo anticipato sul Corrieresalentino.it): ha bloccato il quasi fatto accordo per il bis di Risi, che avrebbe consentito all’attuale sindaco del Pd una campagna elettorale molto più tranquillla. Ma in un paese di 30 mila abitanti, in cui i simboli contano, l’ex ministro di Maglie, da sempre contrario al Patto del Nazareno, non avrebbe potuto tollerare il suo simbolo a fianco a quello del Pd: quindi, ha chiesto al suo uomo di fare la scelta, dentro o fuori. Frasca, con il mandato della presidenza Sgm in scadenza, resta e come, per il momento. Anche se non sarebbe stata la prima volta: gli accordi tra destra e sinistra per la guida di un’amministrazione comunale, o se volete, gli inciuci, ci sono sempre stati. Mino Frasca, però, con i suoi tremila voti a Nardò e una trombatura alle regionali per una manciata di voti alle spalle, è sempre più inquieto e valuta anche l’opzione che aveva tralasciato: quella di rimettere in pista l’ex sindaco Antonio Vaglio, molto vicino alle sue manifestazioni in questi anni. Per i Conservatori e Riformisti rispunta pure il nome del commercialista Gabriele Onorato, tirato in ballo dai fittiani cinque anni fa e bruciato dallo stesso Fitto per la candidatura di una bravissima persona, che però non ha brillato nella politica, Antonella Bruno. Dunque, ora il commercialista neretino si guarda bene dal dire di sì.

Per ora l’unico che è ufficialmente in campo è Marcello Risi: con la benedizione del Pd, il sindaco è più forte e lavora, come annunciato al nostro giornale, per allargare la coalizione ai moderati. Sì, perché lui con i moderati ha avuto qualche problema: l’Udc lo ha scaricato nel corso del suo primo mandato. Quindi, Risi si ritrova contro un suo ex sostenitore, Flavio Maglio, che corre con alcune liste civiche. Il bello è che il candidato sindaco dell’Udc potrebbe essere supportato dall’attuale tavolo del centrodestra. “Se i Conservatori e Riformisti non verranno con noi, sarà un problema loro – spiega la segretaria forzista Paola Mita – Il tavolo del centrodestra con Fratelli d’Italia, Noi con Salvini, Movimento Schittulli, tre civiche e l’Udc è già al terzo incontro. Mancano solo i fittiani”. Questo è un problema per Fitto, visto che a Bari è stato siglato un accordo tra berlusconiani e Conservatori, proprio per garantire alleanze omogenee in vista delle amministrative 2016, dove in molti si stanno giocando il futuro politico. Ci sono troppi aspiranti alla poltrona di sindaco in campo, alcuni non lo dichiarano però. La speranza per i fittiani è che, se non si riuscirà a ottenere un centrodestra coeso al primo turno, ci possa essere il ballottaggio, quello a cui Risi non vuole arrivare. In campo, con diverse civiche c’è anche Mellone, che si dice che alle regionali abbia sostenuto Cristian Casili. Il Movimento 5 Stelle, però, avrà un suo candidato: continua a circolare il nome di De Marco.

Gaetano Gorgoni


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