NOVOLI (Lecce) – Giudizio immediato per Fabrizio Roma, il fisioterapista di Novoli, che si improvvisò rapinatore il 24 aprile all’interno del supermercato “Di Meglio” di Salice Salentino. La richiesta di bypassare l’udienza preliminare del pubblico ministero Carmen Ruggiero è stata disposta dal gip Stefano Sernia. L’udienza è fissata per l’1 febbraio dinanzi ai giudici della prima sezione collegale. L’avvocato difensore Francesco Tobia Caputo ha già presentato istanza di abbreviato. La data, però, non è stata ancora fissata. Roma risponde di rapina aggravata, lesioni personali aggravate, ricettazione ed omissione di soccorso. Non era solo quel giorno il fisioterapista nel compiere la rapina. I due banditi raggiunsero a bordo di un’Alfa 147 il supermercato. Entrambi erano travisati da passamontagna. Uno dei impugnava anche una pistola. Entrarono nei locali, intimando ai presenti di stendersi per terra. Il “colpo” fruttò tremila e 500 euro e fu portato a termine in pochi istanti, ma la fuga si rivelò un percorso accidentato.

Fabrizio Roma
Risaliti a bordo dell’auto, infatti, i due banditi ingranarono la retromarcia ed urtarono un ottantenne del posto, facendolo ruzzolare per terra insieme alla sua bicicletta. Roma scese dal mezzo dopo avere sentito un botto: la loro auto aveva appena travolto un anziano. e quella scena non fu un deterrente. Anzi. Continuarono in retromarcia la loro fuga, nonostante il concreto rischio di investire l’uomo. Poi si dileguarono, dopo avere urtato un’altra auto, che in quel momento si accingeva ad entrare nel piazzale del supermercato. Grazie alle testimonianze di sette persone, tra clienti e cassieri del “Di Meglio”, gli investigatori chiusero il cerchio – almeno parzialmente – sui due autori. La descrizione dell’auto utilizzata dai banditi, infatti, consentì ai militari di incanalare le indagini sul fisioterapista.
I militari della Compagnia di Campi Salentina contestarono al 43enne anche il reato di lesioni personali aggravate: Roma ed il suo complice (non ancora individuato), come è stato ricostruito in 3D dal consulente della procura Lelly Napoli, infatti, avrebbero volutamente tentato di arrotare l’anziano, rappresentando quest’ultimo un ostacolo alla loro fuga. L’ottantenne fortunatamente riuscì ad evitare il peggio, mettendo il piede sul paraurti posteriore, facendosi trascinare sull’asfalto fino ad uscire miracolosamente dalla traiettoria del mezzo. La ricostruzione grafica, eseguita con un software specifico che si interfaccia con Google Maps, è stata realizzata grazie al racconto di alcuni testimoni, da sette punti di vista differenti. Testimonianze differenti tra loro, ma compatibili con l’intera, drammatica sequenza. Tuttora l’uomo si trova agli arresti domiciliari con il braccialetto.
F.Oli.