PARABITA (Lecce) – L’ex boss Massimo Donadei nel corso della sua collaborazione ha parlato anche di presunti agganci con esponenti della politica cittadina già nel 2005. Se nell’ordinanza erano state privilegiate le dichiarazioni di probabili contatti con il vicesindaco in carica nei verbali che raccolgono la collaborazione di Donadei c’è un paragrafo dedicato ai rapporti intrattenuti dal clan con precedenti amministratori.
Siamo nel 2005 a ridosso della campagna elettorale. L’ex boss racconta: “Il nostro gruppo appoggiò tre consiglieri comunali con la promessa di un alloggio popolare nonché il candidato sindaco Adriano Merico”. “L’accordo lo strinsero”, si legge nel verbale, direttamente con mio fratello Leonardo il quale, in cambio del supporto, incassò la promessa che gli avrebbero assegnato nel mese di agosto la sicurezza della notte bianca cosa che effettivamente avvenne e che si è ripetuta ogni anno incassando 5mila euro e l’impegno ad assegnargli a titolo pressoché gratuito, un titolo commerciale”.
“Mio fratello”, riferisce Donadei, “ha aperto un circolo chiamato degli “emigranti” dove di fatto organizza attività di ristorazione e somministrazione di bevande alcoliche. Mentre nello stesso periodo, venne a trovarmi personalmente … che mi consegnò 200 euro in cambio del voto mio e della mia famiglia. Inoltre mi promise l’assegnazione di un alloggio popolare qualora tutto fosse andato per il meglio. Posso dire inoltre che … girava casa per casa pagando 50 euro i voti per nucleo familiare”.
F.Oli.