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Le imprese dell’artigianato alimentare pugliese resistono alla crisi

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Francesco-SgherzaPUGLIA – Le imprese dell’artigianato alimentare resistono alla crisi, in controtendenza rispetto al resto delle aziende artigiane pugliesi. Mentre queste ultime registrano una flessione dell’1,8 per cento (da 73.302 aziende a 71.947), il numero di aziende nel settore alimentare rimane pressoché invariato. Anzi, durante le festività natalizie, aumentano i volumi di fatturato. Basti pensare che, a dicembre, le vendite al dettaglio di prodotti alimentari risultano del 23,6 per cento superiori alla media.

In Puglia, il settore dell’artigianato alimentare conta 6.528 imprese tra pasticcerie, panifici, pastifici, distillerie, laboratori per la lavorazione di prodotti lattiero-caseari, carni, frutta, ortaggi, pesce, oli, grassi vegetali ed animali. E’ quanto emerge da un’indagine del Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia.

In particolare, il comparto più consistente è quello che raggruppa pasticcerie, panifici e gelaterie con 3.185 imprese, pari al 48,8 per cento del totale. Seguono i locali che vendono cibi da asporto. Ce ne sono 2.241. Rappresentano il 34,3 per cento del dato complessivo.

Le ditte che lavorano prodotti lattiero-caseari sono 367, cioè il 5,6 per cento del totale. I pastifici sono 321 e rappresentano il 4,9 per cento.

Le aziende che producono oli, grassi vegetali e animali sono 95, mentre quelle che fanno tè, caffè, cacao, condimenti e spezie 63.

Sono 51 le distillerie e le birrerie, 46 le imprese che trasformano le granaglie, 63 quelle che lavorano frutta, ortaggi e pesce. Appena 22 quelle che macellano carni. Ci sono, poi, altri 74 produttori alimentari.

Cene e pranzi natalizi, dunque, saranno ancora all’insegna dei prodotti made in Puglia.

«I dati elaborati dal nostro Centro Studi regionale – spiega Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia – dimostrano ancora una volta la forza del settore agroalimentare pugliese, in grado non solo di resistere alla crisi economica, ma anche di registrare un incremento nei numeri. Il periodo natalizio, poi, rappresenta per i pugliesi un appuntamento irrinunciabile con le eccellenze del nostro artigianato alimentare.

Questi dati – continua Sgherza – premiano la tradizione pugliese, che vanta ben 249 dei suoi prodotti agroalimentari all’interno del patrimonio culturale nazionale. Si tratta di un vero e proprio tesoro che, come Confartigianato, siamo impegnati a difendere da contraffazioni, frodi e violazioni di legge: pericoli che crescono esponenzialmente in prossimità delle feste.

Eppure – conclude il presidente – le nostre imprese del settore sono ancora lontane dall’esprimere tutto il proprio potenziale. In un momento storico in cui è sempre maggiore l’attenzione alla genuinità ed artigianalità degli alimenti, una regione come la nostra non può cullarsi sugli allori, ma deve continuare ad investire al fine di conservare e migliorare il suo primato di qualità».

La Puglia conta 249 prodotti agroalimentari tradizionali, pari al 5,1 per cento del totale nazionale (4.881). L’Italia risulta il primo Paese in Europa per numero di prodotti agroalimentari di qualità. Se ne contano 277 tra quelli Dop (denominazione di origine protetta), Igp (indicazione geografica protetta) e Stg (specialità tradizionale garantita). Segue la Francia (225 prodotti), la Spagna (185) e il Portogallo (133).

 

L’artigianato alimentare in Puglia

PUGLIA III trim. 2014 III trim. 2015 Var. % Var. % su totale
Pasticceria, panifici e gelaterie 3.216 3.185 -1,0% -31 48,8%
Servizi di ristorazione: cibi da asporto 2.233 2.241 0,4% 8 34,3%
Pasta 326 321 -1,5% -5 4,9%
Produzione e lavorazione carni 24 22 -8,3% -2 0,3%
Industria lattiero-casearia 357 367 2,8% 10 5,6%
Tè, caffè, cacao, condimenti e spezie 61 63 3,3% 2 1,0%
Vini, distillerie, birre e altre bevande 70 51 -27,1% -19 0,8%
Produzione di oli e grassi vegetali e animali 92 95 3,3% 3 1,5%
Lavorazione frutta e ortaggi e pesce 42 63 50,0% 21 1,0%
Lavorazione granaglie, produzione amidi 48 46 -4,2% -2 0,7%
Altri produttori alimentari 61 74 21,3% 13 1,1%
Totale 6.530 6.528 0,0% -2 100,0%

 

L’artigianato alimentare a Lecce

LECCE III trim. 2014 III trim. 2015 Var. % Var. % su totale
Pasticceria, panifici e gelaterie 672 654 -2,7% -18 45,0%
Servizi di ristorazione: cibi da asporto 574 566 -1,4% -8 38,9%
Pasta 95 94 -1,1% -1 6,5%
Produzione e lavorazione carni 3 3 0,0% 0 0,2%
Industria lattiero-casearia 44 46 4,5% 2 3,2%
Tè, caffè, cacao, condimenti e spezie 12 12 0,0% 0 0,8%
Vini, distillerie, birre e altre bevande 12 15 25,0% 3 1,0%
Produzione di oli e grassi vegetali e animali 9 10 11,1% 1 0,7%
Lavorazione frutta e ortaggi e pesce 12 12 0,0% 0 0,8%
Lavorazione granaglie, produzione amidi 22 21 -4,5% -1 1,4%
Altri produttori alimentari 16 21 31,3% 5 1,4%
Totale 1.471 1.454 -1,2% -17 100,0%
 

 


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