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Infermiere dell’Asl al soldo del clan: scambio urine per far risultare Giannelli “pulito”

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vecchio-vito-fazziParabita (Lecce) – Un infermiere dell’Asl in servizio presso il vecchio “Vito Fazzi” al soldo del clan. Nelle carte dell’inchiesta ribattezzata “Coltura” compare il nome di Lorenzo Mazzotta, 45enne di Collepasso, finito in manette con l’accusa di corruzione. L’indagato è molto conosciuto nel suo paese di residenza. Non solo perché indossa un camice bianco. In passato l’infermiere ha anche ricoperto incarichi nell’amministrazione comunale di Collepasso. Per le carte dell’inchiesta, però, Mazzotta avrebbe intascato una mazzetta di mille euro come “ricompensa” per aver sostituito i campioni delle urine del presunto capo clan Marco Giannelli. Le analisi del giovane sarebbero così risultate“pulite”. E con i giusti agganci presso il Sert l’infermiere avrebbe velocizzato la procedura di riconsegna della patente nonostante Giannelli continuasse a fare uso di sostanze stupefacenti.

Una serie di dialoghi intercorsi tra Orazio Mercuri e lo stesso Giannelli consentono di ricostruire il meccanismo organizzato per ottenere il rilascio della patente. E’ il 13 marzo scorso. Giannelli si sottopone al prelievo delle urine presso il Sert. Subito dopo raggiunge insieme a Fernando Cataldi il vecchio ospedale “Vito Fazzi” dove si incontra con Mazzotta. Al loro rientro in auto commentano incontro con l’infermiere e la circostanza che, per agevolare il rilascio della patente, Mazzotta aveva inizialmente chiesto un compenso di 500 euro, poi lievitato a 1000. L’infermiere, infatti, avrebbe dovuto corrompere un’altra persona. Mazzotta, comunque, si era reso disponibile a sostituire il campione originale di urine di Giannelli, contaminato dall’uso quotidiano di stupefacenti, con un altro campione scevro da qualsivoglia contaminazione:

Omissis

Fernando: è figlio di puttana, è figlio di puttana… io ho capito subito lo scarto quando mi ha richiamato dopo 20 minuti… dopo 20 minuti mi ha richiamato e [mi ha detto, ndr]: passate sai? Due volte mi ha chiamato ed ha detto passate… ha detto: (riporta quanto riferitogli da Ivan) sai quello… puoi fare come vuoi però gliel’ho detto, “tanto va bene?” Quello ha detto “no, mettine un’altra”…Cataldi, in sostanza, riporta il dialogo intercorso tra Mazzotta ed il suo interlocutore che l’infermiere avrebbe dovuto corrompere pretendendo così altro denaro: “tanto va bene?”; “no, mettine un’altra

Marco: se non vediamo le cose pratiche (incomprensibile)…

Fernando: quando escono i referti gli diamo i soldi… o no MARCO?

Marco:       quando esce tutto…

Omissis

La consegna della mazzetta avviene regolarmente. La conferma è contenuta in un dialogo intercettato il 18 marzo scorso. Giannelli informa Mercuri che per la sua patente era tutto a posto. Fernando Cataldi ha regolarmente consegnato il denaro a Mazzotta: “li ha portati Fernando i soldi per la patente, penso che sia tutto a posto, speriamo dai…”   

F.Oli.


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