di Gaetano Gorgoni
BARI – Forza Italia cerca di difendere uno dei suoi fondatori, Franco Landella, sindaco di Foggia che dovrebbe essere candidato per il bis: i detrattori, Lega in testa, chiedono le primarie. Poi, c’è il caos barese in cui tutti sono andati al tavolo del centrodestra con un nome, tranne i forzisti. L’impasse è pesante: sono tutti convinti che solo le primarie potranno risolvere questa situazione, tranne Forza Italia. Ancora una volta Berlusconi detta regole che potrebbero scatenare più di qualche guaio sui territori. Dire no alle primarie a Lecce, dove in primavera si rischia di andare al voto, può produrre le stesse spaccature che al secondo turno hanno affondato un centrodestra che in Consiglio aveva la maggioranza. A Lecce tra l’altro anche in questa corsa il centrosinistra potrebbe avere due candidati (uno di area Delli Noci). A Bari, intanto, la Lega chiama tutti a raccolta invocando le primarie. Ma Forza Italia resiste su una posizione che potrebbe far spaccare il centrodestra.
I livelli territoriali forzisti non si possono sbottonare: a Lecce sarebbero felici di fare le primarie. Ma Berlusconi ha dato un’altra linea: secondo il leader maximo le consultazioni di base inventate dai dem sono uno strumento obsoleto e inefficiente.“L’entusiasmo e la qualità che trovo fra voi dimostrano che anche in Puglia Forza Italia si è profondamente rinnovata e si sta attrezzando per tornare a vincere – ha spiegato Silvio Berlusconi ai coordinatori pugliesi durante un incontro a Palazzo Grazioli – Dovremo farlo a partire dalle prossime amministrative, che non riguarderanno solo Bari e Foggia ma anche molti importanti comuni superiori: penso a Lucera, aSan Severo, a Orta Nova, a Ostuni, a Copertino, a Corato, a Gioia del colle e a tanti altri”.
“In ogni territorio Forza Italia, grazie anche alla celebrazione dei congressi provinciali e comunali -ha assicurato il Cavaliere – si presenterà con una squadra rinnovata e qualificata, in grado di far vincere il centro-destra in una terra che storicamente appartiene alle nostre sensibilità e della quale condividiamo la cultura seria e operosa”. Per fare questo, “è fondamentale trovare con gli alleati di centro-destra un accordo organico, che parta dalla valorizzazione dei sindaci in carica e che ci consenta, Comune per Comune, anche a Bari, di individuare insieme le soluzioni migliori – senza forzature e senza ricorrere a strumenti vecchi, già falliti nel Pd, che avrebbero solo una funzione propagandistica”. “Ci riferiamo naturalmente alla ventilata ipotesi delle primarie. Siamo convinti invece che dobbiamo lavorare insieme, nel rispetto di tutti, per individuare città per città – la candidatura migliore non soltanto per vincere, ma per assicurare ai cittadini cinque anni di buon governo del loro Comune. Questo è il solo metodo unificante possibile che proponiamo ai nostri alleati per cambiare davvero la Puglia”.
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