ARADEO (Lecce) – Secondo appuntamento ad Aradeo per TEATRO DA CAMERA una rassegna che nasce per valorizzare l’arte della narrazione ripartendo da una semplice ma altissima forma di teatro: l’incontro e il contatto con il narratore/performer che, nell’intimità di una sala, non potrà sfuggire lo sguardo dello spettatore.
Tutti gli spettacoli si fondano sulla presenza dell’attore, sull’urgenza di raccontare e sul bisogno di stare in scena. Palazzo Grassi e Aradeo sono la cornice perfetta per un progetto delicato e intimo come il Teatro da Camera. Il desiderio è quello di condividere un’idea di comunità e vivere spazi storici in modo creativo e appassionato, facendoli diventare, per qualche ora, luoghi dove abbandonarsi all’immaginazione. La rassegna, che rientra nel progetto di gestione di Palazzo Grassi, Aradeo – Centro delle Produzioni Narrate del SAC SALENTO DI MARE E DI PIETRE, è realizzata con il patrocinio del Comune di Aradeo ed è curata da Riccardo Lanzarone.
In scena giovedì 17 dicembre 2015 alle ore 20.45 presso Palazzo Grassi ad Aradeo Kilkoa Teatro di Terlizzi presenta L’ONOREVOLE.
L’Onorevole è un politico di esperienza, ha grande rispetto delle istituzioni e delle regole, è animato da profonda etica professionale ed esercita con responsabilità il suo ruolo di segretario del più grande partito del Paese. E’ al culmine della sua carriera e sa di avere un ruolo da protagonista in questo momento storico: l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. L’Onorevole sa cos’è la ragion di Stato e qual è il suo dovere istituzionale, si muove con prudenza fra i banchi del Parlamento, convinto che il Paese gli chieda una soluzione condivisa in vista dell’imminente seconda votazione e dopo il “nulla di fatto” della prima. L’Onorevole è però anche un uomo che ha una moglie che non ha voluto seguirlo a Roma e che ha preferito rimanere in disparte, non comparire al suo fianco, perché impreparata rispetto al ruolo pubblico di first lady. Sua moglie lo osserva da lontano, lo aspetta a casa, in quella provincia da dove entrambi provengono, lo vede più in televisione che dal vivo, ma lo conosce da sempre e si fida di lui.
Tra loro c’è un tacito accordo: nessuna interferenza da parte di lei nella vita politica di lui. Ma a poche ore da quello che potrebbe essere un cambiamento storico nella vita di un’intera nazione, sua moglie piomba a Roma senza preavviso e l’Onorevole si trova inaspettatamente a chiedersi quale sia il bene del Paese e se esiste il bene assoluto, o se questo non coincida semplicemente con la volontà dei più. Sotto la pressione di interessi divergenti, e barcamenandosi tra imprevisti e paradossi, l’Onorevole tenterà di dare una risposta a queste domande.