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Sevizie sul minore disabile: il gip rigetta richiesta di scarcerazione di uno dei bulli

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bulli campiLECCE – Il gip rigetta la richiesta di scarcerazione per Riccardo Cassone, uno dei due bulli di Campi Salentina, accusato delle sevizie compiute ai danni di un minore disabile.

Il giudice Carlo Cazzella, ha depositato l’ordinanza nelle scorse ore. Sulla decisione ha pesato anche un’altra valutazione: per il gip l’imputato non ha ancora risarcito economicamente la persona offesa per cui non si può ritenere che l’indagato possa beneficiare della sospensione della pena. Insomma non bastano le scuse formali.

L’indagato dovrà anche risarcire il danno morale subito dal ragazzino. Il legale di Edoardo Tauro, Giovanni Gabellone, non ha invece presentato istanza di scarcerazione. Eppure solo pochi giorni fa gli avvocati dei due bulli avevano concordato una pena a due anni e mezzo di reclusione con il pubblico ministero Angela Rotondano. Tauro e Cassone sono entrambi infraventunenni, non annoverano alcun precedente penale alle loro spalle e, nel corso dell’interrogatorio di garanzia, hanno manifestato piena consapevolezza della gravità della propria bravata.

Per ora il gip Carlo Cazzella ha trattenuto il fascicolo per sé ma difficilmente potrà pronunciarsi sulla richiesta di patteggiamento. Al riguardo ci sono alcune recenti sentenze I due giovani sono finiti ai domiciliari dopo un’indagine condotta dai carabinieri della stazione di Campi Salentina e dai colleghi del Norm.

Il lavoro degli investigatori è stato avviato dopo la visione di un filmato di circa due minuti postato su whatsapp in cui una compagna di classe riconosce l’amico disabile. Nel filmato girato nel novembre di un anno fa i bulli seviziano il minore legandolo con una catena al cancello della chiesa “Santa Maria delle Grazie”. Poi lo costringono a fumare uno spinello urinandogli sulle gambe.

“Volevamo dargli una lezione. Insisteva nel voler emulare i comportamenti e gli atteggiamenti dei ragazzi più grandi” hanno dichiarato i due giovani tre giorni fa dinanzi al gip per giustificare la loro bravata. Il “video della vergogna” è poi finito nelle mani dei carabinieri che, dopo una serie di accertamenti, hanno identificato la baby gang. Nel video, infatti, compare anche un altro giovane: A.G., sempre di Campi Salentina, all’epoca dei fatti minorenne, denunciato a piede libero.

F.Oli.


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