MAGLIANO (Lecce) – Superata la soglia della ex carrozzeria, un’enorme piantagione di marijuana.
Oltre duecento piante di cannabis, che crescevano rigogliosamente grazie a sofisticati impianti di illuminazione, riscaldamento ed areazione.
In manette è finito un bracciante agricolo barese, dotato indubbiamente di un gran “pollice verde”: si tratta del 52enne Giovanni Carofiglio, arrestato dagli agenti della squadra mobile di Lecce. Ai poliziotti l’uomo ha riferito che tutta quella droga era “per uso personale”.
La scoperta della maxi piantagione è stata effettuata nel pomeriggio di ieri, nelle campagne tra Magliano e Carmiano, al termine di un servizio di appostamento degli agenti di polizia nei pressi dell’ex carrozzeria trasformata in serra di marijuana. All’arrivo del Carofiglio, gli agenti si sono fatti accompagnare all’interno della struttura, che era sorvegliata da un grosso cane corso da difesa.
Varcata la soglia, la scoperta: alcuni grandi tendoni erano stati attrezzati per consentire alle piante di “erba” di crescere nella migliore maniera possibile. Ventilatori, lampade speciali ed un servizio di areazione, che garantivano alle piantine le condizioni ambientali ottimali.
All’interno dell’ex carrozzeria, gli agenti della squadra mobile – coordinati dalla dirigente Sabrina Manzone – hanno rinvenuto 77 grandi piante di marijuana, altre 8 di altezza media e 145 piantine interrate in bicchieri di plastica, nonché 89 vasi con radici e fusti di marijuana già recisi. Ma non è tutto: all’interno di 16 buste, infatti, i poliziotti hanno rinvenuto 600 grammi di erba già essiccata, 29 grammi di hashish, semi di marijuana e bilancini di precisione.
Ogni angolo della carrozzeria era stato adibita a deposito di “erba”. Persino un vecchio forno. La marijuana – ben due chili e 600 grammi – era nascosta anche in un congelatore ed in altri tre sacchi, per altri mille e seicento grammi.
Carofiglio, che pare non abbia precedenti di polizia (le indagini della squadra mobile coinvolgeranno anche le questure del nord, dove l’uomo ha vissuto nel corso degli anni), si era ricavato un giaciglio all’interno di uno sgabuzzino, per dormire accanto alle sue piantine. Sotto al materasso, gli agenti hanno trovato anche un coltello con lama di 12 centimetri, che il barese custodiva per “difesa personale”.
Lo scorso 21 ottobre, sempre la squadra mobile arrestò zio e nipote di Lecce, perché avevano realizzato in una casa di campagna un’analoga serra di marijuana.
C.T.






