LECCE – «Per anni siamo andati avanti con le ordinanze del sindaco e dei dirigenti, senza sapere quanta gente avesse bisogno effettivamente del pass. Nel giro di 13 anni, a causa di questi atti monocratici, sono stati consegnati circa 13 mila permessi e 4 mila temporanei. Nel 2013 abbiamo chiesto la mappa delle vie ricadenti nelle Ztl agli uffici preposti e abbiamo scoperto che in tutto il centro storico c’erano meno di cinquemila residenti a fronte di un numero spropositato di pass».
La conferenza di presentazione delle proposte di emendamento di Lecce Città Pubblica al regolamento Pasqualini, presso la Fondazione Palmieri, comincia con il resoconto di un caos che dura da fine anni ’90: nessuno aveva mai provato a mettere ordine fino al 2003. Il lavoro della Commissione Traffico è stato lento, ma alla fine i dati e le proposte sono venuti fuori. Oltre al numero spropositato di permessi per i residenti, sono stati scoperti anche 350 pass per la stampa: questi ultimi sono un mistero, perché bisognerebbe capire come e da chi sono stati utilizzati. Oggi, Carlo Salvemini ha voluto presentare le proposte di Lecce Città Pubblica, che saranno vagliate nel prossimo Consiglio Comunale. Si parte da tre punti chiave: il limite di due pass per unità abitativa del centro storico, un registro digitale e la fine dei permessi per chi è titolare di studi professionali.
LE PROPOSTE DI MODIFICA DEL REGOLAMENTO PASQUALINI:
«Il titolare di uno studio professionale non è uno status diverso da chiunque lavori nel centro storico – spiega Carlo Salvemini – quindi, abbiamo deciso di eliminare i permessi per dirigenti comunali, organi di informazione, proprietari non residenti, studi professionali, artigiani e altre categorie: a questi ultimi rilasceremo solo pass temporanei». Lecce città Pubblica propone carta bianca nelle Ztl per i disabili, ma solo per tutti coloro che saranno muniti di certificato europeo di disabilità, detto CUDE. Inoltre, i permessi a tempo, secondo la minoranza dovrebbero durare di meno, comunque, non oltre i 90 giorni. Per i B&B c’è la proposta di due soli permessi a gestore. L’altro emendamento importante riguarda i tempi di entrata in vigore del nuovo regolamento: Salvemini, come aveva già proposto Antonio Rotundo, chiede solo tre mesi di tempo e non i sei previsti dalla maggioranza. Un’ultima proposta fondamentale è quella del registro informatico dei pass, che permetterebbe una gestione più efficiente e moderna. Per quanto riguarda l’attuazione del regolamento, i responsabili di Lecce Città Pubblica sono convinti che sia un compito spettante alle istituzioni e alle forze dell’ordine, mentre il Pd presenterà un ordine del giorno all’interno del Consiglio comunale del 14 di questo mese in cui chiederà l’attivazione h 24, per tutti i giorni della settimana, delle telecamere istallate agli otto varchi esistenti del centro storico. L’ultima parola su queste, che sono solo delle proposte, spetterà alla maggioranza.
Garcin