COPERTINO (Lecce) – Raffiche di controlli e perquisizioni tra Copertino e dintorni, all’indomani della cruenta rapina in tabaccheria da parte di tre malviventi armati di fucile, che hanno seminato paura e sangue nel giorno dell’Immacolata.
I carabinieri della stazione locale, supportati dai colleghi della Compagnia di Gallipoli, sin dai primi istanti successivi al “colpo” hanno avviato una serie di controlli mirati a carico di numerose persone, per stanare i tre responsabili, che hanno trasformato una sera di festa in una sera di terrore.
Al momento, tuttavia, nessuno sarebbe stato sottoposto alla prova dello Stub, l’accertamento che consente di stabilire se l’interessato abbia sulle mani residui di polvere da sparo.
Tutto è accaduto intorno alle 20.30, quando i tre rapinatori – tutti travisati da passamontagna e probabilmente locali, dal momento che si sono espressi in dialetto tipico del posto – hanno fatto irruzione nella tabaccheria “Zizzari” di via Cosimo Mariano, mentre all’interno si trovavano l’anziana proprietaria, il figlio ed un cliente.
Dopo avere provato ad abbassare la saracinesca del locale forse per non essere visti dall’esterno, i malviventi hanno minacciato i presenti per farsi consegnare i soldi.
Ma le urla delle vittime ed il loro tentativo di reazione hanno scatenato la violenza: oltre all’anziana proprietaria, spintonata da uno dei malviventi, a farne le spese è stato uno sfortunato cliente, percosso al volto col calcio dell’arma. Non è stato ferito invece il figlio della titolare, come riportato in un primo momento.
Appena guadagnata la fuga, i tre hanno tentato di rapinare una Volkswagen Golf, a bordo della quale vi era un giovane di Copertino con moglie e le due figlie. La famigliola ha rischiato davvero grosso: quando i rapinatori hanno puntato il fucile nei loro confronti, il conducente non ha ceduto alle minacce ed ha premuto il piede sull’acceleratore. Una reazione che ne ha procurata un’altra, più violenta: il bandito che imbracciava il fucile, infatti, ha esploso tre fucilate, colpendo l’auto sulla fiancata.
Le schegge dei pallini hanno raggiunto il ragazzo che si trovava alla guida della Golf, costringendolo a ricorrere alle cure del pronto soccorso, da dove è stato poi dimesso con una prognosi di dieci giorni.
Al momento, nessuna traccia dei tre rapinatori, dileguatisi a piedi per le strade del centro storico del paese. Non è affatto escluso che la banda sia stata composta da persone del posto.
Più gravi, invece, le conseguenze subite dallo sfortunato avventore: i malviventi gli hanno fratturato il naso ed altre ossa facciali, per un totale di 20 giorni di prognosi.
Il bottino non è stato ancora quantificato con esattezza. Al vaglio dei militari, le telecamere di sicurezza della tabaccheria ed il racconto dei tanti testimoni, dai quali potrebbero emergere elementi utili alle indagini ed all’individuazione dei tre violenti rapinatori.
C.T.