BARI – Tutti d’accordo sulla necessità di bloccare le speculazioni, dopo la tragedia della xylella, ma la norma non passa. «Il Consiglio regionale della Puglia ha bocciato nella seduta odierna la mia proposta di legge di modifica del primo articolo della legge regionale 41/2014, il cosiddetto ‘emendamento anti-speculazione’ sui suoli colpiti da Xylella – lo annuncia Sergio Blasi, al margine della riunione dell’Assemblea – Nel corso della discussione sono stati sollevati rilievi dal punto di vista tecnico e giuridico e mi è stato rivolto l’invito a ripresentare in Commissione la legge. Dal momento che nel precedente lavoro di esame del testo, svolto dalla Commissione Agricoltura, non erano stati sollevati rilievi di sorta, ho preferito non ritirare la mia proposta, che è stata respinta».
La discussione in aula ha evidenziato una ampia convergenza sulla necessità di preservare la destinazione agricola dei suoli colpiti dal batterio. La richiesta che era stata avanzata dai Consigli comunali del Nord Salento e dai Comuni comuni della provincia di Lecce e di Brindisi, nei quali si è deliberato sollecitando esattamente ciò che la legge anti-speculazione avrebbe stabilito. «Anche alla luce di ciò la bocciatura di oggi è per me incomprensibile- tuona Blasi – In ogni caso, facendo tesoro di alcune obiezioni di tipo tecnico-giuridico, ripresenterò la proposta anti-speculazione entro le prossime quarantotto ore. Ho il dovere per il valore del nostro patrimonio paesaggistico e rurale di non demordere».
Il governatore spiega il perché della scelta di non far passare l’emendamento di Blasi: «Dobbiamo ad ogni costo evitare che gli speculatori edilizi possano approfittare della eradicazione di ulivi a causa della xylella per chiedere modifiche urbanistiche che trasformino i fondi a destinazione agricola in aree edificabili in larga scala. Occorre però evitare che questa intenzione finisca per danneggiare due volte gli agricoltori onesti che dopo aver dovuto subire l’eradicazione dei propri ulivi ammalati si vedono discriminati rispetto ad altri agricoltori che non hanno dovuto subire la malattia. Occorre trovare dunque la giusta proposizione tecnica della legge. Purtroppo la legge 41/14 con la modifica che oggi era stata proposta dal consigliere Blasi, non avrebbe potuto evitare che il divieto di trasformazione a fini edificatori delle aree si estendesse ovunque in Puglia a causa dell’eventuale propagarsi pandemico della fitopatia. Si aggiunga che pregiudicare gli agricoltori che hanno subito l’eradicazione per xylella rispetto agli altri che avrebbero potuto continuare ad ottenere secondo la legge modifiche urbanistiche, avrebbe secondo noi violato platealmente l’art.3 della Costituzione e quindi il principio di eguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge».
Insomma, motivi tecnico giuridici che avrebbero rischiato di ritorcersi come un boomerang sugli agricoltori già pesantemente danneggiati. «Proporrò dunque al Consiglio regionale di introdurre una norma di pianificazione territoriale che nei casi di pandemia fitosanitaria, senza sottrarre la potestà pianificatoria che spetta in via esclusiva solo ai comuni, consenta di impedire operazioni speculative contrastanti con il PPTR e con le altre norme urbanistiche nazionali e regionali che mirano ad impedire il consumo di suolo agricolo. Riteniamo infatti di dover dar vita ad un sistema che consenta di evitare le speculazioni edilizie senza bloccare la ordinaria attività di pianificazione urbanistica che spetta solo ai comuni sotto l’indirizzo ed il controllo degli Uffici regionali. La discussione politica e tecnica è aperta ed il governo regionale concerterà con sindaci, associazioni, università ed imprese agricole il giusto equilibrio che dovrà assicurare il risultato desiderato senza commettere errori che impediscano il normale svolgimento della vita delle comunità». L’appuntamento, dunque, è rimandato al prossimo Consiglio regionale.