LECCE – Un poliziotto di Lecce rinviato a giudizio con l’accusa di violenza sessuale ai danni di una ragazza. Presunti palpeggiamenti e un bacio costano caro ad un agente. Il processo si aprirà il prossimo 5 febbraio dinanzi ai giudici della prima sezione collegiale così come disposto dal gup Simona Panzera che ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio del pm Angela Rotondano.
La persona offesa, assistita dall’avvocato Andrea Capone, si è costituita parte civile. I fatti si sarebbero verificati circa due anni fa in pieno centro a Lecce nei dintorni di Piazza Sant’Oronzo. L’agente avrebbe palpeggiato i glutei della ragazza che configurano l’accusa di violenza sessuale. Il pubblico ministero Roberta Licci, titolare del fascicolo d’indagine, aveva chiesto per ben due volte la richiesta di opposizione.
La persona offesa, però, si è puntualmente opposta. A seguito della seconda camera di consiglio il gip Carlo Cazzella ha disposto l’imputazione coatta del poliziotto. Da qui la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pm e il rinvio a giudizio dell’agente. In un’aula di Tribunale verrà ora vagliata l’attendibilità delle dichiarazioni della persona offesa la cui ricostruzione in sede di indagini è stata ritenuta lacunosa. L’imputato è assistito dall’avvocato Francesca Conte. La difesa ha sostenuto che i palpeggiamenti sarebbero stati raccontati dalla ragazza per una ripicca personale dopo essere stata licenziata dal lido della sorella del poliziotto in cui lavorava.
Francesco Oliva