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Clik here to view.LECCE – Dopo la confisca definitiva di beni per 14 milioni di beni da parte della Dia, la condanna al risarcimento per un’aggressione.
Finisce ancora al centro delle cronache Agostino Marzo, autodemolitore 55enne, di San Donato di Lecce, recentemente condannato a risarcire i danni causati dal pestaggio di cui si rese protagonista nell’ottobre di cinque anni fa, quando insieme ad un collaboratore aggredì il suo concittadino F.G., oggi 47enne, che fu costretto al ricovero in ospedale a causa di numerosi traumi e della rottura di un timpano.
Dopo avere patteggiato la pena a due anni e mezzo con l’accusa di lesioni personali aggravate, Marzo dovrà ora mettere mani al portafoglio e sborsare 16mila e 585 euro, oltre interessi. Lo ha deciso il giudice onorario della prima sezione civile del Tribunale di Lecce, avvocato Giuseppe Quaranta.
I fatti di cui è accusato Marzo risalgono al 7 ottobre 2010, quando convocò l’uomo col pretesto di un chiarimento riguardo ad un danneggiamento che aveva interessato una sua villa. L’incontro avvenne presso l’autodemolizioni “Euro 2000” e di lì a poco degenerò. Ad avere la peggio fu proprio F.G., che fu aggredito con calci e pugni, al volto ed al torace, dal 55enne e dal suo aiutante.
Alla vittima del pestaggio residuò un danno biologico permanente pari a 5-6 punti percentuali, che influì sull’attività lavorativa dell’uomo, costringendolo per alcuni mesi ad assentarsi dal posto di lavoro. In virtù di ciò, il got Quaranta ha personalizzato il danno permanente al 50 per cento.
Mentre Marzo – che ha alle spalle condanne per detenzione di armi e munizioni, furto, ricettazione e lesioni – ha patteggiato la pena in sede penale, il suo complice Paolo Carrino ha scelto la via del dibattimento. Il salentino F.G. era assistito dagli avvocati Donata Perrone e Vincenzo Politi.
C.T.