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Aggressione ad un 17enne ambulante: gli arrestati dinanzi al Riesame l’11 agosto

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LA CAMBUSALECCE – Sarà discussa il prossimo 11 agosto dinanzi al Tribunale del Riesame la richiesta di scarcerazione di Mirko Castelluzzo e Federico Ferri, rispettivamente di 37 e 25 anni, arrestati il 26 luglio scorso per l’aggressione ad un ragazzo di 17 anni originario della Guinea. Il giovane rischiò anche di annegare nello specchio d’acqua antistante lo stabilimento balneare “La Cambusa” di Torre Chianca. Tra l’indifferenza dei bagnanti. Nel corso dell’udienza di convalida Castelluzzo negò di aver cercato di soffocare il giovane ambulante e di aver reagito violentemente ad un tentativo di approccio sessuale del 17enne sulla figlia. Il gip Antonia Martalò, però, convalidò l’arresto e dispose la custodia cautelare in carcere per i due leccesi con l’accusa di tentato omicidio aggravato dall’odio razziale.

L’aggressione si verificò nel primo pomeriggio. I due leccesi, stando alla ricostruzione effettuata, iniziano a discutere con il venditore ambulante per qualche minuto e poi gli sottraggono un paio di occhiali e alcuni spiccioli dalla sua cesta. Il ragazzo se ne accorge. Con i due leccesi nasce un diverbio. L’ambulante chiede la restituzione del maltolto scatenando però la furia dei due leccesi. Alle botte segue il trascinamento in mare e poi il tentativo di annegamento con tanto di minacce ai presenti di farsi i fatti loro. L’extracomunitario si dimena. Riesce a liberarsi e a scappare. Nonostante sia dolorante nessuno si offre di aiutarlo.

Fino a quando un paio di bagnanti, intuita la situazione di estremo pericolo, allertano il 113. Agli agenti la vittima racconta tutto con dovizia di particolari mentre gli aggressori continuano a bivaccare sulla spiaggia come se nulla fosse accaduto. Anzi. Castelluzzo si vanta con i propri amici della bravata compiuta mentre il complice riesce a scappare. Non senza difficoltà il giovane africano viene caricato su una volante quando scoppia il finimondo. Gli agenti vengono accerchiati dalla folla inferocita. Il giovane viene insultato e invitato a rientrare nel proprio paese di origine. Per i poliziotti non è facile sedare il parapiglia. Tre giovani leccesi vengono identificati e denunciati, uno dei quali aveva anche compiuto il furto di cinque paia di occhiali.

Il ragazzo di colore finirà in ospedale dove i medici del pronto soccorso gli refertano diverse ferite e una lesione nelle parti basse guaribili in dieci giorni. Solo a tarda ora il giovane ambulante rientra a casa dove risiede con la famiglia composta da lavoratori tutti in regola con i permessi di soggiorno. Nel frattempo all’appello manca il secondo aggressore. I poliziotti lo cercano a casa e nei luoghi abitualmente frequentati finchè, intorno alle 22,30, non si presenta spontaneamente negli uffici della Questura. Castelluzzo e Ferri sono difesi dagli avvocati Benedetto Scippa e Giuseppe De Luca.

F.Oli. 


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