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Botta e risposta in videoconferenza: Gioele Greco e Angelo Padovano si conoscevano?

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CRONACA_carcereGALLIPOLI (Lecce) – Seppur a distanza, si sono trovati a parlare nella stessa aula. In uno schermo Gioele Greco, il collaboratore di giustizia, in un altro Angelo Padovano – secondo gli inquirenti – erede designato del clan un tempo capeggiato dal padre. Prima della requisitoria del procuratore aggiunto Antonio De Donno è stato ascoltato dalla l’ultimo collaboratore della Scu leccese che, nei suoi verbali, ha parlato di un’estorsione compiuta dal clan Padovano ai danni di un tabaccaio residente nel capoluogo salentino. “Sì l’ho conosciuto anni fa” ha dichiarato in videoconferenza il pentito. “Io non ho mai conosciuto Gioele Greco e non ho mai avuto nessun incontro con lui” ha replicato poco dopo il giovane gallipolino.

L’ascolto del 28enne si è incentrato prettamente sulla presunta richiesta di pizzo avanzata dal clan Padovano. “Mi venne a trovare mentre ero ai domiciliari, citofonò e gli aprii. So che l’estorsione doveva essere compiuta ai danni di un tabaccaio ma non ho mai saputo come sia andata a finire. Ricordo, però, che l’iniziale richiesta estorsiva di 25mila euro venne poi ridimensionata e che, per il mio intervento, ricevetti in cambio circa mille euro”. Sul periodo in cui Greco abbia avuto i primi contatti con Angelo Padovano il 28enne ha fornito i particolari ma non il periodo: “Ricordo che Roberto Nisi si rivolse ad Angelo perché doveva riscuotere i soldi da due concessionarie nel Basso Salento. Organizzò la messinscena di comprare due auto e con il pretesto di saggiarne l’affidabilità le avremmo dovute rubare”.

Greco si è soffermato sui suoi rapporti con l’allora capobastone Roberto Nisi: “Lo conobbi per via di alcune ragazze che frequentavo. Poi sono iniziati gli acquisti di qualche grammo di cocaina e da lì è nata un’amicizia. L’idea di affiliarmi è maturata durante la mia permanenza in carcere. Nel dicembre del 2010 mi trovavo in cella con Valentino Nobile quando decisi di entrare a far parte del clan. Mi affiliai anche se Nisi mi disse che sarebbe bastato il rapporto di amicizia”. Poi la replica di Angelo Padovano. “Io Greco non lo conosco” senza che il collaboratore rispondesse.

F.Oli. 


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