LECCE – Gli ascensori rotti nel Tribunale penale lasciano a terra anche utenti invalidi. Per la seconda volta in pochi mesi e sempre la stessa persona.
A luglio al piano terra, questa mattina al quinto piano. Torquato Epifani, 36enne di Seclì, è rimasto bloccato per una quindicina di minuti prima di poter riprendere l’elevatore e ritornare a terra. L’unico ascensore in funzione si è fermato (il secondo mezzo è ai box ormai da giorni). Forse per l’intervento di manutenzione, forse per l’ennesimo black-out l’ascensore si è fermato al sesto piano poco dopo le 12,15.
Probabilmente ormai sfiancato per i continui sali e scendi l’elevatore è stato costretto ad alzare bandiera bianca. Con buona pace per utenti, giudici e magistrati che si sono sobbarcati scalini su scalini.
Epifani ha dovuto invece attendere in corridoio per diversi minuti prima che l’ascensore venisse nuovamente riattivato mentre cancellieri e dipendenti si affannavano per informare gli uffici giudiziari competenti. “Non è possibile che succedano sistematicamente simili episodi”, ha commentato Epifani. “Ero venuto in Tribunale insieme al mio avvocato per effettuare una verifica in cancelleria e ancora una volta ho dovuto constatare una situazione di estremo disagio per una persona con difficoltà motorie come me”.
Il 20 luglio scorso lo stesso Epifani era rimasto bloccato sempre per il guasto degli ascensori. Quel giorno doveva presenziare all’udienza che si celebrava al quinto piano ma rimase bloccato al piano terra senza poter essere presente. Questa mattina una ditta specializzata ha effettuato alcuni lavori per riattivare il funzionamento e non si può escludere che l’ennesimo black-out sia stato causato proprio dall’attività di manutenzione in atto in quei minuti. In ogni caso la frustrazione accumulata è tanta che un avvocato, appena informato dell’ennesimo guasto, ha deciso di sfogare la propria rabbia sferrando un calcio contro l’ascensore rotto. “Ormai da anni denunciamo questa situazione di estremo disagio e quest’ultimo episodio non mi meraviglia più di tanto” è il commento del Presidente dell’Ordine Raffaele Fatano.
F.Oli.