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Ragazze palpeggiate dal direttore di Radio Queen? Il gup dispone un’ordinanza

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microfono-musica-genericLECCE – Una sorta di sudditanza ma non abusi veri e propri. Il giudice dispone un’ordinanza, rimanda gli atti al pm e fornisce un’alternativa chiave di lettura sulle presunte attenzioni a sfondo sessuale riservate durante un provino da Amedeo Calogiuri direttore di “Radio Queen” su due ragazze. Per il giudice dell’udienza preliminare Alcide Maritati non si deve parlare di violenze sessuali vere e proprie ma di abusi scaturiti dalla posizione privilegiata ricoperta dal noto organizzatore di eventi. Il fatto sarebbe diverso da quello descritto nel capo d’imputazione. Per il giudice dell’udienza preliminare non risulterebbe che ci sia stata “violenza o repentinità nell’azione compiuta dall’imputato”. Il direttore avrebbe fatto leva sulla sudditanza delle due partecipanti nei suoi confronti. Il pubblico ministero dovrà ora riformulare un nuovo capo d’imputazione in base all’articolo 609 2^ comma che contempla come “la violenza si consumi anche con l’abuso delle condizioni di disagio delle vittime”. Successivamente verrà fissata una nuova udienza dinanzi ad un altro gup.

Il noto professionista leccese aveva chiesto di essere giudicato in abbreviato. E il sostituto procuratore di udienza Elsa Valeria Mignone aveva sollecitato “appena” 1 anno e 4 mesi di reclusione ravvisando la lieve entità del reato di violenza sessuale riqualificato in molestie sessuali. Dinanzi al gup, Calogiuri (alla presenza del proprio avvocato Tania Rizzo) ha rilasciato spontanee dichiarazioni dicendosi amareggiato per quanto accaduto e di aver semplicemente dato una pacca un po’ più affettuosa alle due ragazze.

Secondo quanto accertarono le indagini della Squadra mobile di Lecce, le attenzioni si sarebbero consumate nell’inverno di tre anni fa nei locali dell’emittente radiofonica “Radio Queen” nel corso di un provino per la selezione di partecipanti alla manifestazione “Euromiss Mediterranea”. Calogiuri avrebbe costretto L.I., di 21 anni, di Campi Salentina (una delle due persone offese e costituitasi parte civile con l’avvocato Antonio Filograna) a subire palpeggiamenti sul seno e sui glutei. Il direttore avrebbe riferito che era prassi costante sottostare a quei tipi di avances per partecipare a tali eventi.

Le due “vittime” sono state sentite nel corso delle indagini e hanno confermato gli episodi. E nel maggio di due anni fa gli agenti della Squadra mobile eseguirono così un decreto di sequestro effettuando una perquisizione domiciliare in casa del direttore. Al termine dell’ispezione furono sequestrati computer, macchina fotografica e altri supporti informatici al fine di accertare la presenza di elementi utili alle indagini. Le due ragazze sono state anche ascoltate dal pm e hanno confermato gli abusi. Per il giudice, però, la partita è ancora aperta.

F.Oli. 


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