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Tentarono di annegare giovane ambulante africano: verranno processati in abbreviato condizionato

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conf-straniero-picchiatoSaranno giudicati in abbreviato condizionato dall’ascolto della persona offesa Mirko Castelluzzo e Federico Ferri i due leccesi che, il 26 luglio scorso, tentarono di annegare un giovane ambulante africano nei pressi del lido “La Cambusa” a Torre Chianca.

L’udienza è stata fissata per il prossimo 14 dicembre dinanzi al gup Simona Panzera dopo che il giudice per le indagini preliminari Antonia Martalò aveva disposto il giudizio immediato per i due imputati così come richiesto dal sostituto procuratore Paola Guglielmi (titolare del fascicolo d’indagine).

La decisione di chiedere il rito alternativo è stata avanzata dagli avvocati Benedetto Scippa e Giancarlo Dei Lazzaretti. In questi mesi l’impianto accusatorio non è stato scalfito ed è rimasto granitico. Il Tribunale del Riesame ha confermato la custodia cautelare in carcere per i due giovani leccesi. Anche l’accusa è rimasta la stessa: tentato omicidio aggravato dall’odio razziale. Il fatto di cronaca destò grande scalpore per una dinamica piuttosto violenta.

L’aggressione – perché di questo si deve parlare almeno per il momento – si verificò tra l’indifferenza dei tanti bagnanti presenti. Il giovane, originario della Guinea ma residente a Lecce, venne picchiato, trascinato in mare e tenuto con la testa sott’acqua per alcuni secondi. Il movente? Il giovane, ricostruirono gli agenti di polizia, rivendicò la restituzione di un paio di occhiali da sole che, a suo dire, gli erano stati rubati poco prima.

All’arrivo della polizia, poi, un gruppo di facinorosi circondò le volanti sbraitando contro gli agenti e inveendo all’indirizzo della vittima insultandola per il colore della pelle. Gli aggressori furono arrestati poco dopo. In sede di udienza di convalida, Castelluzzo e Ferri fornirono una ricostruzione completamente differente dell’accaduto.

In particolare Castelluzzo raccontò come l’ambulante avesse cercato poco prima di rovistare nella borsa della figlia per cercare gli occhiali da sole rubati arrivando persino a molestarla. A quel punto, Castelluzzo l’avrebbe allontanato tirandogli un ceffone ma dichiarò dinanzi al gip di non averlo mai preso a schiaffi o di aver cercato di annegarlo.

F.Oli.


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