LECCE – Si sono presentati davanti alla prefettura alle 10,40 i lavoratori delle barbatelle, muniti di striscioni e fischietti.
L’emergenza dei lavoratori dei vivai viticoli nasce da una vera e propria ingiustizia: il blocco delle esportazioni imposto dall’Europa, senza che vi fossero dati certi. Gli esami di laboratorio hanno dimostrato che questo prodotto è immune dalla Xylella fastidiosa.
Ora la palla passa alla Commissione europea che si riunisce domani e dopodomani per decidere di depennare le barbatelle dalla “lista nera” dei prodotti a rischio. Una delegazione di lavoratori ha esposto il problema in Prefettura per cercare di fare pressione sul governo. Ci sono circa 800 posti di lavoro in bilico: si tratta di una produzione, nella zona di Otranto, che è la seconda in Italia per fatturato, circa 20 milioni di euro, come conferma nel video il responsabile Uil, Mauro Fioretti.
“Ora che c’è la certezza che la xylella fastidiosa non aggredisce le viti e altre piante, ho avuto rassicurazioni dal commissario Andriukaitis, che tutto procederà velocemente verso lo sblocco del commercio delle barbatelle» – ha annunciato al Corriere salentino, la settimana scorsa, Paolo De Castro, europarlamentare presidente della Commissione Agricoltura.
Garcin
