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“Sta pizza compà, ci hanno visto, ora ci carcerano”: le imprecazioni prima degli arresti

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carabinieri strada campagnaCOPERTINO (Lecce) – Preparano una doppia rapina puntando esercizi commerciali a Porto Cesareo senza sapere che i loro dialoghi sono sotto intercettazione. Una cimice piazzata in macchina cattura in presa diretta i dialoghi tra Giovanni Savina, Cstica Brinzoi e Gianmarco Calcagnile, i tre giovani Copertino arrestati il 18 aprile scorso. Ignari di essere sotto stretto controllo e di finire in manette poco dopo. Le dichiarazioni dei giovani sono state sdoganate dopo la chiusura delle indagini preliminari. Ecco uno stralcio:

Giovanni confida: “Questo non è buono Giammà?”

Dagli accertamenti in corrispondenza dell’intersezione segnalata si trovano due esercizi commerciali uno di fronte all’altro: “Discount Supermercato Mare Blu” e “M.A.G.C Supermercato Carni”.

Giovanni dice:  “…Veniamo qua?”. Poi proseguono facendo riferimento ad un’eventuale presenza di vigilanza armata: “…Non è che c’è la Velialpol no…no! Là non c’è…sicuro no?”

Poi i tre ripercorrono le modalità con cui consumare la rapina, le difficoltà a reperire la pistola e la fuga con un’altra autovettura.

Giovanni: “Il cambio lo facciamo alla girata di qua”

Gianmarco: “Sì con le persone”

Giovanni: “Giammà!…la macchina la lasciamo…scendiamo e andiamo via”

Gianmarco: “E non vedono che stiamo lasciando la macchina…e stai salendo in un’altra macchina!”

Giovanni: “Tu aspetti in qualche angolo…qua vicino. Accostato da qualche parte mi aspetti…qua”

Gianmarco: “No…io sto sulla strada…non è che vi mettete…come due coglioni che arrivate…e vi mettete affianco con la macchina!”

Giovanni: “No…io parcheggio e scendo a piedi”

Gianmarco: “No dentro a quello stradone che hai visto…”

Giovanni: “E vi seguo di dietro”

Gianmarco: “No entri nello stradone…lasci la macchina ed entri correndo nella macchina mia…ti togli cappuccio e tutto”

Gianmarco: “Non molto dentro…quanto pare che entrate dentro…prendete le cose e salite correndo nella macchina mia…ma non prendete le cose…che non ti vedono con la cassa dentro la macchina”

Giovanni: “No”

Gianmarco: “Togliete tutto prima”

Giovanni: “Sì gliele faccio aprire…ma tu sei entrato mai?”

Gianmarco: “Là sono”

Giovanni: “Come sono?”

Gianmarco: “Mi sembra che sono di quelle vecchie”

Giovanni: “Quelle nere”

Gianmarco: “Non sono…forse le hanno cambiate…hanno messe quelle…però non sono sicuro”

Giovanni: “Che mi fanno rabbia quelle casse…”

Giovanni: “Io più…che non sparisce la macchina…che altrimenti a mano ce la facciamo…questa sera…mai sia…la vanno a trovare!…Fai inversione fai!”

Il terzetto verrà fermato poco dopo. Sulla provinciale Sant’Isidoro-Copertino. Un’intercettazione raccoglie le imprecazioni di Savina non appena scorge da lontano la gazzella dei carabinieri: “…Na…uh…fermati eccoli e…sta pizza compà…ci hanno visto sai…ora ci carcerano…” Come effettivamente avverrà.

I tre sono difesi dall’avvocato Daniele Scala.


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