CASTRIGNANO DEL CAPO (Lecce) – Accorpamenti di aree per costruire in una zona agricola grazie ad una falsa documentazione. In cinque rischiano di finire sotto processo con le accuse, a vario titolo, di abusivismo edilizio, deturpamento di bellezze naturali e falso così come riportato nella richiesta di rinvio a giudizio a firma del procuratore aggiunto Ennio Cillo. Tra gli imputati compaiono anche l’attuale vicesindaco di Castrigano del Capo, Claudio Grecuccio, 50, in qualità di progettista e l’allora tecnico comunale Lucio Ricciardi, di 47. Dinanzi al gup Simona Panzera il prossimo 23 novembre dovranno presentarsi i proprietari del lotto Roberto Senhauser e Concetta Rizzo, rispettivamente di 83 e 80 anni, di Varese e Tommaso Arbace, 70, di Gagliano del Capo, titolare dell’impresa esecutrice delle opere.
Le presunte irregolarità si sarebbero dipanate tra il 2011 e il 2012. Il permesso di costruire in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico sarebbe stato rilasciato senza rispettare i parametri urbanistici per le zone agricole. E con l’accorpamento di aree sarebbe stata allungata la volumetria nonostante i proprietari del lotto non fossero in possesso della qualifica di imprenditori agricoli. In tal modo sarebbero state realizzate opere con destinazione d’uso diversa da quella agricola.
Nel corso di un sopralluogo sarebbe stata accertata l’eliminazione della scala di accesso al piano interrato, l’apertura di una porta a piano interrato. Non solo. Anche l’eliminazione delle finestre a bocca di lupo, la chiusura di un paravento con struttura e la realizzazione di un viale di accesso non previsto nella proposta progettuale realizzato in cemento ed in lastre in pietra leccese.
L’attuale vice sindaco, in qualità di progettista, avrebbe presentato la relazione tecnica integrativa della domanda con cui si attestava falsamente la conformità con le norme di legge e con gli strumenti urbanistici regionali e locali nonché la relazione paesaggistica che affermava la compatibilità ambientale. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Gaetano Melucci, Antonio Piccinni, Laura Serafino e Maria Antonella De Rubertis. Una delle parti offese si costituirà parte civile con l’avvocato Dimitry Conte.
F.Oli.