LECCE – Firme false per attestare la partecipazione ad un corso organizzato dalla CLAAI, la Confederazione Libere Associazioni Artigiane Italiane. Il sostituto procuratore Emilio Arnesano ha chiuso il fascicolo d’indagine in cui si ipotizza il reato di falso materiale commesso da pubblico ufficiale a carico di F.D.T., 47 anni, di Lecce; F.R., di 29, di Barbarano di Morciano di Leuca; F.P., 30, di Galatone.
Le indagini sono scattate con un esposto che aveva segnalato presunte irregolarità nel corso organizzato a Castromediano nel luglio di tre anni fa. I tre indagati avrebbero redatto un atto falso con cui F.D.T., direttore del corso di formazione, avrebbe rilasciato ai due iscritti l’attestato di frequenza e idoneità per esercitare l’attività commerciale nel settore alimentare e nella somministrazione di alimenti e bevande.
Secondo quanto ipotizzato dalla Procura, né F.R. né F.P. avrebbero mai partecipato al corso. Sugli attestati sarebbero state apposte le firme apocrife del Presidente della Commissione esaminatrice e della Dirigente. A loro insaputa. Nel corso delle indagini sono stati ascoltati come persone informate dei fatti altri partecipanti al corso oltre alla Presidente e alla Dirigente. E’ stata anche effettuata una perizia calligrafica sulle firme.
Con la chiusura delle indagini, i tre indagati hanno ora venti giorni a loro disposizione per chiedere di essere interrogati o per produrre memorie difensive. Subito dopo il pm potrà formalizzare la richiesta di rinvio a giudizio.
F.Oli.