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Clik here to view.SQUINZANO – Il gesto è raccapricciante, soprattutto per chi ama gli animali: qualcuno ha gettato carne avvelenata per eliminare i cani dalle strade. Ad alcuni di loro è toccata una morte crudele, dopo una lunga agonia.
In paese, un residente aveva già notato la morte sospetta di alcuni randagi. Paolo Caliandro, insieme ad alcuni residenti, si è attivato subito per capire cosa stesse succedendo e ha recuperato del materiale che ora è a disposizione della magistratura. Un esposto depositato in procura descrive nel dettaglio l’accaduto.
I sospetti si sono trasformati in realtà quando, secondo quanto denunciato, la mattina del 30 agosto 2015, nei pressi di Via Cairoli, qualcuno ha lanciato dalla macchina «politiglie di carne in direzione di alcuni cuccioli (senza padrone)», che da sempre vagano e sostano su quei marciapiedi. «Da subito, appena ingeriti i bocconi, gli animali palesavano evidenti malori e forme di afflizione fisica». Vedendo i cani soffrire e lamentarsi, alcuni cittadini sono intervenuti e hanno subito allontanato la carne che stavano ingerendo.
Il ricovero presso l’ambulatorio veterinario del dottor Vincenzo Renna ha confermato i sospetti: si trattava di «gastroenterite emorragica virale». Il veterinario ha subito provveduto a inoltrare la segnalazione del sospetto avvelenamento ai competenti uffici del Comune di Squinzano e all’Asl di Lecce, specificando che era stata trovata «esca sospetta». La carne è stata esaminata dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata, su iniziativa di Paolo Caliandro e nel referto si attesta la presenza di pesticidi in quantità pericolosa per la vita degli animali.
Questi animali, grazie all’intervento tempestivo dei cittadini, nonostante i gravi danni, sono riusciti a salvarsi, ma ci sono morti sospette, avvenute in passato, ancora da chiarire. Ora è caccia al presunto «killer dei randagi». I cittadini hanno recuperato alcuni video registrati dalle telecamere di Via Cairoli e alcune foto che la magistratura esaminerà. Per ora solo sospetti, ma è chiaro che gli amanti degli animali a quattro zampe sono in allerta a Squinzano.
«C’è un sadico che si diverte a fare del male agli animali o che vuole farli fuori perché gli danno fastidio» – tuonano alcuni soccorritori. Nel video il momento di panico in cui gli animali cominciano a stare male e la gente accorre a salvarli. Il nostro codice penale punisce il «maltrattamento degli animali»: «chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamento o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi», più la multa che può arrivare a 30 mila euro. Inoltre, si tratta di un «delitto contro il sentimento degli animali», secondo l’autore dell’esposto. Adesso spetta al Comune e alla magistratura agire per proteggere dal sadismo degli esseri viventi che non fanno male a nessuno.
Garcin
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